Discendente da cinque generazioni di agricoltori, Sarah Smarsh ci introduce alle vicende della sua famiglia per tratteggiare una storia molto più condivisa. Attraverso il racconto della sua infanzia – trascorsa perlopiù con la nonna in una fattoria a cinquanta chilometri da Wichita, in Kansas – e della vita dei suoi familiari, l’autrice ci invita a comprendere le dinamiche sociali della classe media negli Stati rurali d’America, dove si produce il fabbisogno alimentare di un Paese intero, senza che i lavoratori possano di fatto goderne. Emancipatasi da questa terra di mestieri umili e dimessi, alla quale da troppo tempo gli Stati Uniti guardano con sufficienza, Sarah Smarsh si svincola anche dall’eventualità di una gravidanza adolescenziale, una consuetudine che da generazioni sconvolge la vita delle donne della sua famiglia. Rivolgendosi a questa figlia mai nata, trova finalmente la serenità necessaria per raccontare che cosa succede quando il sogno americano si inceppa. Combinando l’analisi sociale e ambientale a uno sguardo intimo, Heartland riflette sui concetti di classe e identità, e su cosa significhi possedere meno di niente in una nazione fondata sul valore dell’abbondanza a ogni costo.
HEARTLAND
GRUPPO DI LETTURA
MARTEDI' 28 MAGGIO ORE 19.45
Heartland di Sarah Smarsh. Black Coffee edizioni
PRIMAVERA SILENZIOSA
GRUPPO DI LETTURA
MARTEDI 23 APRILE ORE 19.45
Primavera Silenziosa- Rachel Carson- Feltrinelli Editore
Prefazione di Paolo Giordano
Nel 60° della morte di Rachel Carson (1907-1964)
"È secco il canneto del lago, e non sento alcun uccello cantare", scrive John Keats nella ballata La Belle Dame Sans Merci. Dalla suggestione di questo silenzio angosciante Rachel Carson trasse il titolo del suo libro che, nato dall’osservazione attenta dei mutamenti rilevati nella fauna e nella flora del New England tra gli anni quaranta e cinquanta, per la prima volta metteva a fuoco il danno profondo che l’uso di insetticidi e sostanze chimiche comportava per la natura e per l’uomo stesso. Quelli che per diversi decenni erano stati salutati come la panacea di tutti i mali dell’agricoltura e dell’allevamento venivano smascherati come agenti di morte. Una presa di posizione rivoluzionaria, basata su una documentazione ricca e dettagliata, che costò all’autrice una vera e propria campagna di diffamazione da parte delle aziende produttrici di pesticidi e fertilizzanti. Ma il suo lavoro appassionato, improntato a uno scrupoloso rispetto della verità e a un grande coraggio intellettuale, si rivelò più forte degli attacchi. Dopo la pubblicazione di Primavera silenziosa, infatti, gli Stati Uniti misero al bando il DDT ed emanarono i primi provvedimenti legislativi a tutela dell’ambiente. È raro che un libro riesca a modificare il corso della storia, eppure questo saggio è riuscito a farlo, diventando, a distanza di sessant’anni, un classico della letteratura ambientalista. Allo stesso modo Rachel Carson può essere considerata la fondatrice del movimento globale per la difesa dell’ambiente e della salute. Oggi che come non mai sentiamo le conseguenze delle pratiche irresponsabili e pericolose denunciate dall’autrice, "Primavera silenziosa" rappresenta una lettura imprescindibile per chiunque sia interessato al futuro del pianeta – e degli esseri umani.
GRUPPO DI LETTURA
MARTEDI 19 MARZO ORE 19.45
I pesci non esistono- Lulu Miller- Edizioni Add
«Che senso ha la vita?» chiede una bambina di sette anni al padre scienziato.
«Nessuno» risponde lui, poco incline al dialogo.
Quel «nessuno» ha lasciato molte tracce in Lulu Miller (ideatrice e conduttrice di Invisibilia, uno dei podcast di divulgazione scientifica più amati dagli americani) e per anni quella frase le ha complicato la vita tanto che, per trovare una risposta diversa, ha cercato aiuto nei libri. Ed è allora che si è imbattuta in un gigante della scienza: David Starr Jordan.
Starr Jordan (1851-1931), americano, è stato uno dei più importanti tassonomisti del mondo, uomo che ha scoperto migliaia di pesci; li ha cercati, catalogati e collocati nel grande albero della vita. Neppure quando nel 1906 un terremoto ha spazzato via la sua intera collezione di esemplari sotto vetro, Starr Jordan si è perso d’animo e ha smesso di lavorare al suo obiettivo di dare ordine al mondo dei pesci.
Ma non sempre le cose sono come appaiono e, poco alla volta, la figura del gigante della scienza si sgretola davanti agli occhi attoniti dell’autrice: desiderosa di conoscere tutto di quell’uomo dalle sue ricerche spuntano scandali, un omicidio di cui il grand’uomo potrebbe essersi macchiato ma, soprattutto, il coinvolgimento di Starr Jordan nella creazione della teoria eugenetica che negli Stati Uniti ha portato alla prigione e alla sterilizzazione forzata di migliaia di individui ritenuti “inadatti” alla vita.
Pagina dopo pagina I pesci non esistono passa da biografia a giallo, da omaggio alla scienza allo stupore per la crudeltà umana, da memoir a indagine, per approdare infine alla spiegazione del titolo, I pesci non esistono, dimostrando ai lettori come la natura si sia magistralmente vendicata di uno scienziato che credeva di poterla dominare.
Gruppo di lettura
Martedì 27 febbraio - Ore 19:45
Il patriarcato e la paura delle donne
Se un mostro è un corpo spaventoso perche' fuori controllo, una donna mostruosa è una donna libera dal controllo dell'uomo.
Brillante ed enciclopedico, il mostruoso femminile è un saggio sulla natura selvaggia della femminilita', che viaggia tra mito e letteratura, cronaca nera e cinema horror, mostrando la primordiale paura che il patriarcato nutre da sempre nei confronti delle donne. Da l'Esorcista alla dea babilonese Tiamat, dalla biblica Lilith a Giovani Streghe , attraverso leggende e vite dimenticate, Jude Ellison Sady Doyle compie un viaggio alla scoperta dell'oscura potenza delle donne, rovendicando l'orrore come forza creatrice, capace di rompere le catene millenarie dell'oppressione patriarcale.
IL MOSTRUOSO FEMMINILE di Jude Ellison Sady Doyle, Edizioni Tlon
Gruppo di lettura
Martedì 19 DICEMBRE - Ore 19:45
Libro scelto:
La rosa piu' rossa si schiude di Liv Stromquist, Fandango edizioni
Come mai Leonardo DiCaprio ha avuto relazioni con fantastiche modelle senza mai innamorarsi di nessuna di loro?Questo punto di partenza conduce la graffiante autrice e fumettista Liv Strömquist alla seguente ipotesi: innamorarsi è sempre più raro.Siamo un po’ tutti, in fondo, dei Leonardo DiCaprio. Perché?Liv Strömquist ci illustra con l’immagine e con la parola, e con sagace ironia, le principali teorie avanzate dai numerosi psicologi, sociologi e filosofi che hanno riflettuto sul tema: colpa del nostro estremo narcisismo; delle nostre infinite scelte razionali; del nostro distacco emotivo (ormai non più soltanto maschile) che porta al nostro bisogno imprescindibile di autonomia, al voler a ogni costo sfuggire dalla sofferenza delle relazioni amorose.Per illustrare queste teorie che conducono tutte, secondo lei, al disfacimento o addirittura all’estinzione dell’amore, Liv Strömquist mette in scena in una brillante e colorata rappresentazione teatrale una folla di personaggi d’ogni tempo, da Socrate a Samantha di Sex and the City, dal Piccolo Principe a Beyoncé, da Teseo a Marsilio Ficino, fino alla poetessa americana Hilda Doolittle, autrice della poesia La rosa più rossa si schiude.Eccoci dunque di fronte al formidabile condensato dei nostri spesso contraddittori comportamenti e dei nostri inesauribili dubbi sul discorso amoroso: pene d’amore, slanci, impegno o fuga, palpiti, tradimenti e amori multipli… tutti temi scandagliati con intelligenza e umorismo. Una vera e propria guida negli affari di cuore.
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Martedi 21 NOVEMBRE - Ore 19:45
LIBRO SCELTO: APEIROGON di Colum McCann, feltrinelli_editore
“Bassam Aramin è palestinese. Rami Elhanan è israeliano. Il conflitto colora ogni aspetto della loro vita quotidiana, dalle strade che sono autorizzati a percorrere, ai checkpoint, alle scuole che le loro figlie, Abir e Smadar, frequentano. Sono costretti senza sosta a negoziare fisicamente ed emotivamente con la violenza circostante. Come l’Apeirogon del titolo, un poligono dal numero infinito di lati, infiniti sono gli aspetti, i livelli, gli elementi di scontro che vedono contrapposti due popoli e due esistenze su un’unica terra. Ma il mondo di Bassam e di Rami cambia irrimediabilmente quando Abir, di dieci anni, è uccisa da un proiettile di gomma e la tredicenne Smadar rimane vittima di un attacco suicida. Due tragedie speculari, una stessa perdita insanabile che permette a Bassam e Rami di riconoscersi, diventare amici per la pelle e decidere di usare il loro comune dolore come arma per la pace.
Partendo dalle storie personali di questi uomini ne nasce un’altra, che attraversa secoli e continenti, cuce insieme sete, storia, natura e politica. Giocando con gli ingredienti del saggio e del romanzo, ci dona un racconto allo stesso tempo struggente e carico di speranza”.
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GRUPPO DI LETTURA :PUNTI. La scelta dei libri sarà un po’ particolare, vorremmo poter affrontare insieme a voi saggi o romanzi che affrontano temi di attualità e possano aprirci a nuove prospettive sul mondo che ci circonda.
La data scelta per il primo incontro è MARTEDÌ 24 OTTOBRE alle ore 19.45 e si terrà in libreria.
Per partecipare bastera':
- iscriversi passando in negozio ad acquistare il libro
oppure
inviando una mail all’indirizzo
Se qualcuno fosse già in possesso del libro acquistato in altri negozi potrà partecipare acquistando un volume di pari valore
MA CHI ME LO FA FARE: come il lavoro ci ha illuso: la fine dell’incantesimo @harpercollinsit di Andrea Colamedici e Maura Gancitano.
«Efficienti, dinamici, creativi. Ma anche: sovraccarichi, avviliti, depressi.
Mai come oggi, in un mondo post- pandemico che continua a cantare le magnifiche sorti del neoliberismo, lavorare è sembrato altrettanto privo di senso. Una domanda spettrale, allora, ha cominciTo ad aggirarsi fra noi: ma chi me lo fa fare.
Andrea Colamedici e Maura Gancitano ci spingono a riflettere e origini e gli sviluppi di un concetto, quello di lavoro, sfaccettato è controverso, mettendone in luce i legami com ciò che abbiamo di più sacro come la religione e la moralità. Ma ci invitano anche a ribaltare la prospettiva sulle retoriche del privilegio e del merito. E soprattutto ci spingono a immaginare: una soluzione , un mondo in cui sia possibile cambiare.
A creare questo nuovo gruppo e a dargli forma oltre a me troverete Silvia Albrizio @silvia_readymade e Diletta Osti @didiosti
Tina Merlin ha scritto che "il monumento a vergogna perenne della scienza e della politica" si chiama Erto e Casso. Allo stesso modo, per noi, cittadini e militanti che ricordiamo il sessantesimo della strage del Vajont, il monumento politico, scritto e impresso nella coscienza politica e civile di un popolo, si chiama Tina Merlin. La sua opera, la sua testimonianza, la sua azione politica non sono solamente memoria storica ma ispirazione e indicazione per le lotte di oggi e per quelle di domani.
Il nostro Omaggio a Tina parte da qua. Ne parleremo con Adriana Lotto, presidente della Associazione Tina Merlin e con quanti vorranno condividere il loro omaggio pubblicamente. Dobbiamo tutti riconoscenza a questa donna bellunese che, come ha scritto Marco Paolini, è stata, e lo è ancora tramite i suoi libri, una di quelle "persone straordinarie che ti comunicano qualcosa che entra a far parte di te".
Appuntamento VENERDI 29 SETTEMBRE alle ore 18 presso il Teatro Da Ponte ( loggia Minucci ) a Serravalle di Vittorio Veneto.